La Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo
La storia
Il 21 agosto 1740 fu posta la prima pietra della nuova parrocchiale. Il progetto viene realizzato su disegno e direzione dell’architetto Antonio Corbellini; dal 1748, dopo la sua morte, la fabbrica fu seguita dal figlio Domenico fino alla conclusione dei lavori. L’impianto architettonico del fabbricato si ispira a quello proposto da Giorgio Massari nella Chiesa della Pace di Brescia. Tra il 1755 ed il 1756 il pittore Carlo Innocenzo Carloni realizzò sulle volte e nelle cupole un ciclo di affreschi di grande respiro e altissima qualità, incentrato sulle figure dei Santi Pietro e Paolo (titolari della Chiesa).
Intorno al 1913, su impulso dell’Arciprete don Bernardo Anni, furono intrapresi numerosi lavori di restauro ed abbellimento. A cornice degli affreschi del Carloni, Giuseppe Trainini realizzò a mezzo fresco una preziosa decorazione architettonica e floreale.
Le opere principali
- Ciclo di affreschi di Carlo Innocenzo Carloni;
- “Madonna in gloria con SS. Apostoli” olio su tela di Giovan Battista Moroni, probabilmente realizzata a quattro mani col Moretto;
- “Madonna con Bambino e SS. Antonio abate e Francesco” olio su tela di Grazio Cossali;
- “Ultima Cena” olio su tela di Francesco Paglia;
- “Madonna del Suffragio” olio su tela di Carlo Carloni;
- “Madonna in gloria tra i Santi Pietro e Paolo” olio su tela attribuita a Grazio Cossali;
- “Crocifisso ligneo” attribuito a Clemente Zamara;
- “Via Crucis” 15 tele realizzate ad olio da Sante Cattaneo;
Curiosità
400 zecchini d’oro per dipingere la Chiesa, l’aquila rossa sulla tela del Cossali.