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La storia antica degli Orzi nasce in epoca celtica presso la Pieve, luogo di devozione del Dio Bolgolio. Si sviluppa quindi coi Martinengo quando ricevono il feudo nel 1433 e giunge fino ai giorni nostri regalandoci il grande progetto della Chiesa Parrocchiale, la pinacoteca della Bassa.

L’Oratorio e la Chiesa dei Disciplini di Orzivecchi

Durante il restauro, nascosta in un pilastro, è apparsa una bellissima Madonna del Latte, attribuita al pittore bresciano Paolo da Caylina il Giovane. Un grazie al muratore dell’epoca che ha avuto il coraggio di salvarla. “Nella controsoffittatura abbiamo trovato una tela col buco”, così i muratori annunciarono il rinvenimento della tela di Grazio Cossali che ora contorna la Madonna della Disciplina. Ecco svelato l’arcano della sua scomparsa.
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La Pieve di Bigolio

A Bolgolio, Terzo Donnedo, figlio di Tertullo, sciolse il voto volentieri, meritatamente. Questa è l’iscrizione apposta sull’ara romana in marmo di Botticino reimpiegata come pietra angolare dell’antica basilica del V secolo d.C. Appoggiata al muro del battistero di San Giovanni una tomba in mattoni con copertura alla cappuccina celava lo scheletro di un personaggio sepolto con il sudario. Un prelato o forse un priore della Pieve?
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La Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo

Nel 1754 Laffranco Baronio offrì la cospicua somma di 500 scudi “…al fare che questa chiesa resti adornata nelle vele e nei medaglioni di eccellente pittura”. La scelta cadde su Carlo Innocenzo Carloni primo pittore alla corte di Vienna. La scritta “Grati Cossalis Opus M.D.C.” con vicino un’aquila rossa in campo oro, stemma araldico della nobile famiglia Martinengo Cesaresco feudatari di Orzivecchi, si trova sul dipinto raffigurante la Madonna con Bambino e Santi.
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Palazzo Martinengo denominato anche Castello

Ha elargito per secoli acqua potabile alle famiglie Martinengo. Il pozzo del castello si trova in un angolo delle “Barchesse” chiuso da un’anta con catenaccio. La curiosità sta nel fatto che il pozzo era in comune e serviva contemporaneamente due famiglie. “Marzia Mia,…prega che il cielo non ci tradisca quando verrò a vederti agli Orzi; ed amami com’io t’amo con tutta l’anima. Il Tuo Foscolo”. Dove si tennero gli incontri amorosi di Ugo e Marzia Martinengo Cesaresco?
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Il Borgo di Orzivecchi

Ancora oggi Orzivecchi è cinta da una fossa adibita a orti e giardini. Anticamente la fossa era colma d’acqua e serviva da fossato di difesa del borgo che ad est e ad ovest era chiuso da due porte in muratura. A Giuseppe Pastori è dedicata la via principale di Orzivecchi. Questi era un benefattore che negli ultimi anni della sua vita si ritirò al Giardino dove fondò la scuola per casari. Dopo la morte venne sepolto in una cappella monumentale fuori dal cimitero di Orzivecchi. Ancora oggi si narra che nel buio della notte l’ombra di Pastori faccia risuonare il campanello della sua carrozza infernale, diretta al Giardino.
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